Maimeri Olio Rinascimento
nella composizione,
nella macinazione e nell'utilizzo di oli semisiccativi rari, non ingiallenti e di cristallina trasparenza.
Molti pigmenti di questa gamma corrispondono agli originali antichi, altri sostituiscono, con calibrata e perfetta imitazione,
composti di metalli pesanti che, tossici, nocivi o inquinanti, non è più il caso di utilizzare.
Tutto per ottenere anche una sicura miscibilità dei colori, eliminando ogni pericolo di alterazione.
Una ricerca sugli antichi pigmenti ha selezionato i migliori e più stabili colori,
eliminando gli inconvenienti dovuti all'incompatibilità di sostanze un tempo non facilmente miscibili tra loro.
Per la produzione di queste tinte sono stati utilizzati, a esclusione di Lacca di grana e Bistro,
pigmenti inorganici a base di sali metallici non pericolosi che cercano di imitare fedelmente i toni dei tradizionali
pigmenti a base di piombo, di mercurio e di rame. I colori a base di sali metallici hanno una resistenza alla luce ottima.
La concentrazione di ogni singolo pigmento
è particolarmente elevata.
Tutte le tinte sono prodotte con olio di noce estratto a freddo.
Questo olio, che era già quello di molti grandi maestri veneti, si dimostra scarsamente ingiallente e capace di formare pellicole solide,compatte e di estrema brillantezza.
Nell'utilizzo di questi colori possono indifferentemente essere impiegati pennelli di varia consistenza,
preferibilmente in pelo o setola.
L'impasto è corposo, scivola sotto la setola che lascia tracce profonde e distinte.
I colori devono essere diluiti esclusivamente con olio di noce, olio di cartamo,
essenza di lavanda o con gli appositi medium adatti per tutte le linee di pittura a olio.
È consigliabile evitare solventi tipicamente indicati per la diluizione.
La gamma è perfettamente integrabile ad altre
linee di colori a olio,
ma è particolarmente indicata, tra queste,
Terre grezze d'Italia,
(vedi post in basso)
che utilmente può integrare la tavolozza qui proposta,
sia sul piano composizionale che storico.
Un ultimo consiglio per l'utilizzo di questa gamma:
prendetevi nell'esecuzione il tempo interiore che è all'origine di ogni buona realizzazione.
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Maimeri Classico Colori ad Olio
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Terre grezze d'Italia
Raw land Italy
Le Terre grezze d'Italia nascono da pigmenti di origine antica,
da sempre utilizzate per fare quei colori che fino a pochi anni fa,
caratterizzavano le scuole pittoriche diffuse in tutta Italia. Il colore delle case di Roma,
dei palazzi di Venezia, dei tessuti urbani dell'Emilia o della Toscana.
Perfettamente miscibili con ogni altro genere e linea di colori a olio e con tempere al rosso d'uovo,
anche utilizzabili con tutti i medium per questa tecnica pittorica,
i colori della serie Terre Grezze d'Italia presentano speciali particolarità
che è bene conoscere per un loro perfetto impiego.
La formulazione degli impasti avvicina questi colori a quelli della pittura antica a olio,
tradizionalmente eseguita con le terre.
Le Terre Grezze d'Italia sono prodotte con una granulometria più consistente rispetto
ad altri colori a olio di formulazione attuale e, quindi, danno luogo a strati pittorici
leggermente opachi e di maggiore asperità.
Eventuali differenze di lucentezza tra impasti
di un genere e dell'altro, poste su una stessa opera, possono essere ovviate con
verniciature ottenute con vernici da ritocco o anche vernici finali.
La densità degli impasti si può presentare leggermente superiore a quella di altre serie e,
quindi, è spesso opportuno stemperare il colore utilizzando sostanze diluenti come Olietto diluente,
Oilyn o anche poco Olio di papavero o Essenza di lavanda.
è garantita dalla massima concentrazione di pigmento sostenibile nella formulazione.
È consigliabile utilizzare pennelli di setola per stemperare o miscelare in tavolozza gli impasti,
mentre pennelli normalmente più morbidi,
a gusto dell'operatore, potranno essere impiegati per la stesura pittorica.
destinato a ridurre l'intensità tonale delle singole terre senza interferire
sul risultato cromatico finale alterandone il carattere, come invece farebbero altri bianchi.
Puro, può essere eccezionalmente utilizzato solo in discreti spessori,
tenendo sempre conto del fatto che si otterrà una tinta bianca, calda, poco coprente,
debolmente ruvida e di estrema morbidezza visiva.
Lievi discontinuità del tono sono una garanzia di autenticità e naturalità dello stesso,
peraltro privo di additivi coloranti di sintesi organica.
Colori grezzi del
Mediterraneo
Sono luoghi che hanno un proprio colore quelli che catturano l'immaginario.
Nella mente, come nella memoria, ogni colore ha un proprio posto e ogni posto ha un proprio colore.
Il Mediterraneo, il centro di un mondo.
Questa acqua unisce continenti e culture diverse; colori e tinte di civiltà e luoghi indimenticabili: mare nostrum.
Questo stesso mare è la fluida tavolozza su cui si stendono toni che sono la pittura della storia dell'uomo.
L'assortimento cromatico di Colori grezzi del Mediterraneo è basilare, poiché pochi sono i toni essenziali adatti a rendere la magia di un accordo.
Puri, e si può dire fondamentali, i colori di questa luce sono comunque calibrati per ottenere ogni sfumatura e ogni modulazione necessaria a una pittura solare, luminosa e naturale.
"La natura è straordinariamente bella qui",scrive Van Gogh quando, fuggendo le nebbie e i grigi del nord, si reca al sud seguendo la pista della luce.
Questa è una gamma cromatica particolarmente adatta al dipingere per toni caldi, brillanti e armoniosi, tra loro giustapposti.
Indicata anche per il lavoro en plein air di paesaggi assolati, di climi caldi otemperati, oppure dipinti di tonalità solare, con luce avvolgente.
Nell'uso di questi colori si consiglia l'impiego di pennelli duri (vedi serie Avorio nella sezione Pennelli), in setola, in pelo di bue o sintetici.
La granulometria di questi colori è più elevata rispetto a quella di altri colori a olio, la densità dell'impasto più consistente, la traccia del pennello accentuata.
Il colore essiccato sulla tela attutisce il raggio di luce e ammorbidisce i toni, la superficie appare burbera al tatto.
I colori siano diluiti con olio di cartamo, olio di noce o con gli appositi medium per la pittura a olio.
È meglio evitare solventi e oli essenziali, che impoverirebbero gli impasti. Nelle realizzazioni di pitture a spatola,
per cui l'"impressione" di queste paste è particolarmente indicata, può essere raccomandabile l'uso di medi di impasto di tipo brillante
per accentuare la luminosità e la lucentezza delle singole apposizioni.
Raccomandabile può essere preparare la tela con uniformi e morbide stesure di tonalità rosata o giallo-rosata, pastello, ottenute con ocre e Terre grezze d'Italia.
Ciò può risultare particolarmente adatto in realizzazioni con predominanza di toni azzurri e verdi-azzurri, che possono essere in modo particolare esaltati da queste basi complementari.
Magnifiche le terre grezze; gli effetti sono eccellenti specialmente con i toni del mediterraneo; per avere un pò di morbidezza basta lavorarli a piacimento con qualche ausiliario. Miscelati con altri colori ad olio danno degli effetti misti interessantissimi.
RispondiEliminaTeodoro
Finalmente qualche novità sui colori ad olio; sicuramente hanno dei toni magnifici ed impensabili sino a qualche mese fà; vi invito a provarli perchè creano degli effetti interessanti.
RispondiEliminaSi lavorano molto bene, ma chiaramente bisogna mesticarli perchè il peso specifico è notevole essendo delle terre naturali.
Ho provato anche due tinte del Rinascimento: .... non si può descrivere, bisogna provarli e basta.
Vi invito a farlo.
Mistic